Termografia Infiltrazioni

blank

RELAZIONE INFILTRAZIONE MONTEVERDE

Il caso studio ha riguardato la ricerca di infiltrazioni manifeste sul soffitto e parete del vano cucina di un appartamento posto all’ultimo piano e interessamento sulla parete del sottostante appartamento. Attraverso l’uso della termocamera si è individuato in via preliminare il punto infiltrativo poi confermato dalle prove di allagamento. Fabbricato sito in Roma Monteverde

TERMOGRAFIA MUFFA e CONDENSA

blank

relazione muffa e condensa

Le contaminazioni fungine e formazioni di muffe sono tra le manifestazioni che più affliggono le abitazioni e i locali. Spesso sono associate a fattori endogeni ed esogeni a volte provocate da una non propriamente corretta conduzione dei locali. L’insufficiente aerazione e ventilazione, associata ad un alto tasso di umidità relativa, sono tra le principali cause delle formazioni fungine e quindi riconducibili ad una non corretta conduzione delle abitazioni. Il nostro studio, attraverso indagini eseguite sul territorio romano, ha accertato che durante il periodo Covid sono aumentate in maniera esponenziale le richieste di verifiche di formazioni di muffe e condense all’interno degli alloggi. La maggiore permanenza degli utilizzatori nelle abitazioni in questo particolare periodo, per le limitazioni imposte dal Governo, ha determinato un disequilibrio termo igrometrico che ha amplificato i fenomeni già in essere ed evidenziato l’insorgenza di formazioni fungine laddove non c’era alcuna traccia. Nella quasi totalità delle abitazioni il tasso di occupazione risulta indicativamente del 50% in considerazione che gli utilizzatori stanno in caso mediamente 12 ore rispetto alle 24 ore. Pertanto il maggior apporto di umidità dovuto alla costante presenza in casa delle persone unitamente ad una non propriamente corretta utilizzazione degli ambienti possono determinare sia fenomeni condensativi che manifestazioni di muffe.

Termografia distacco intonaco

blank

In occasione di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria lo studio romaispezionitermografiche è stato chiamato per analizzare lo stato di aderenza degli intonaci del fabbricato sito in Roma nel quartiere ardeatino, nonchè verificare l’eventuale presenza di infiltrazioni nel locale autorimessa. L’incarico è stato svolto nel 2021 ed è stata rimessa relazione.

relazione distacco intonaci e infiltrazioni

Arciconfraternita di Carità verso i Trapassati

blank

Studio delle patologie edilizie dei rivestimenti in pietra dei prospetti della Chiesa sita nel Cimitero Monumentale del Campo Verano appartenente alla Venerabile Arciconfraternita di Carità verso i Trapassati, e analisi ambientali interne dello stato termo igrometrico sui vari livelli. Analisi termografica per verifica dello stato di aderenza degli intonaci interni e dei rivestimenti in travertino esterni. Le analisi sono state eseguite nel tempo e le termografie nel transitorio termico e in piena irradiazione solare. All’interno della Chiesa sono stati installati dei termo igrometri per la verifica dello stato di temperatura e umidità dei vari livelli. Per quanto attiene alla termografia  eseguita all’interno, è stato utilizzato, per il riscaldamento dei rivestimenti lapidei un cannone ad aria calda alimentato a gas. Termografia Arciconfraternita.

REPORT VERANO CAPPELLA ARCIContinue reading

NORMA UNI 11867:2022

blank
Il 7 luglio scorso è stata pubblicata la norma UNI 11867:2022 “Prove non distruttive – Indicazioni generali per il corretto utilizzo della termografia all’infrarosso”. La termografia all’infrarosso consente di ottenere una mappa di temperatura su di una superficie, a geometria anche complessa, a partire dalla radiazione termica emessa da tale superficie nella banda dell’infrarosso. Tale mappa di temperatura può essere sfruttata per diverse finalità in molteplici campi di applicazione. Infatti, la termografia all’infrarosso può essere utilizzata per acquisire informazioni utili a: soluzione di problemi di termo-fluidodinamica, certificazione energetica degli edifici, controllo non-distruttivo dei materiali, caratterizzazione dei materiali e così via. Il tutto senza alcun contatto fisico con la superficie da esaminare; l’ispezione è effettuata a distanza garantendo, al contempo, l’integrità della parte da ispezionare e la sicurezza dell’operatore. È sufficiente avere una buona termocamera, preparazione tecnico-scientifica, competenza, tanta esperienza e un po’ di fantasia!   Eppure, la termografia all’infrarosso non è ancora sfruttata adeguatamente; a volte è ritenuta ingiustamente non idonea. Ovviamente, la soluzione di un problema richiede un giusto compromesso tra due fattori essenziali: la capacità risolutiva della strumentazione utilizzata, ovvero la scelta della termocamera più adatta per la specifica applicazione, e l’abilità dell’operatore. In questo contesto, grazie alla commissione Prove non distruttive, è stata da poco realizzata la UNI 11867 – clicca qui. Lo scopo di questa norma tecnica è di fornire alcune indicazioni basilari sull’uso della termografia all’infrarosso nei vari ambiti di applicazione. In pratica, vuole essere un documento di base di facile consultazione che richiami e integri le norme esistenti e che possa dare indicazioni generali soprattutto per i nuovi utilizzatori della termografia all’infrarosso ed anche cercare di fare chiarezza e contrastare le informazioni non del tutto corrette che circolano sui mezzi di comunicazione. In particolare, sono fornite informazioni sul corretto utilizzo della termocamera e si allerta l’operatore sugli errori da evitare soprattutto nell’interpretazione delle immagini termografiche acquisite. Si può partire da questa norma di base per sviluppare nel futuro linee guida per applicazioni particolari quali: ispezione di edifici, controllo qualità (per esempio dispositivi elettronici), analisi di materiali e componenti e altro. Il documento al suo interno identifica i principali campi di applicazione quali: il controllo non distruttivo di materiali e manufatti; il controllo qualità di processi produttivi; l’edilizia e beni culturali; la fluidodinamica; l’ispezione e la manutenzione; la medicina e veterinaria; la meteorologia; il monitoraggio prove meccaniche; il settore elettrico/elettronico e per finire il settore ricerca e sviluppo che è da ritenersi anche trasversale ad altri campi di applicazione sopra elencati. Questo elenco non è esaustivo, ci sono infatti diverse sperimentazioni su nuove applicazioni che non pongono limiti a questa diagnostica. Entrando più nel dettaglio la termografia all’infrarosso, tramite l’utilizzo della termocamera, consente di ottenere la mappa della radiazione termica della superficie che si desidera inquadrare. È denominata con l’acronimo IRT (InfraRed Thermography) e TT (Thermographic Testing) nella variante di controllo non distruttivo (CND). È basata su principi fisici che coinvolgono diverse discipline quali per esempio: elettromagnetismo, ottica, termodinamica, informatica, trasmissione del calore. Relativamente al settore di applicazione, sono coinvolte altre discipline come la fluidodinamica e la tecnologia dei materiali e delle costruzioni, l’elettronica, la medicina. Il documento riprende al suo interno i seguenti riferimenti normativi: – UNI EN 16714-3 Prove non distruttive – Prove termografiche – Parte 3: Termini e definizioni; – UNI ISO 18434-1 Monitoraggio e diagnostica dello stato delle macchine – Termografia – Parte 1: Procedure generali.